Chiamati ad annunciare

Abbiamo vissuto un tempo incerto, carico di prove e di sfide nuove che ci chiamano a vivere fino in fondo il mistero di tutto ciò che è umano;
ci sentiamo chiamati ad annunciare che al di là del noto, dentro ogni vissuto, c’è un nuovo e un oltre da illuminare;
ci sentiamo chiamati ad annunciare la bellezza in ogni incontro che nutre e che trasforma.
Abbiamo vissuto la ricchezza di un tempo lento e assaporato il gusto di ogni istante;
ci sentiamo chiamati ad annunciare il valore del tempo che si distende nell’attesa, come la pazienza e la fiducia del seminatore che si prende cura del presente con lo sguardo rivolto al futuro che sarà.
Abbiamo vissuto la precarietà e l’instabilità di strade nuove ed impreviste, che ci hanno ancorato a ciò che resta di essenziale;
ci sentiamo chiamati ad annunciare che proprio nell’essenziale si rivela ciò che è più bello, più grande e necessario.
Abbiamo riscoperto il valore della relazione educativa vissuta nella vicinanza;
ci sentiamo chiamati ad annunciare insieme ai ragazzi che Dio è presente in ogni incontro autentico e che nella relazione possiamo essere strumenti per la realizzazione della felicità pensata per ciascuno.

Viviamo la presenza di Dio nella nostra storia: noi lo abbiamo incontrato e altri ce lo hanno testimoniato e continuano a farlo lungo la nostra strada; lo riconosciamo nella quotidiana presenza di fratelli e sorelle che ci offrono le loro mani e le loro orecchie, che condividono le nostre paure, fragilità e speranze; lo sperimentiamo nella forma di una gioia diversa, di una gioia piena;
ci sentiamo chiamati ad annunciare ai ragazzi che siamo discepoli di un Dio presente e vivo che ci ama e accompagna.
Viviamo l’urgenza di essere protagonisti sulla prima linea del mondo rimanendo sull’altezza delle mura di Gerusalemme
dell’educazione, della preghiera e del servizio, consapevoli delle responsabilità del nostro “Eccomi”, sentinelle che san-
no distinguere i primi bagliori dell’alba,
ci sentiamo chiamati ad annunciare che i, bisogni si incontrano solo uscendo da noi stessi e dalle nostre sedi, come
singoli e come Associazione.
Testimoniamo con entusiasmo l’incontro con il Verbo incarnato; ci sentiamo chiamati ad annunciare che l’Amore non
è una proposta, ma è un mandato; non è una strada possibile, ma è l’unica Via.

Il Consiglio generale dell’AGESCI
Sacrofano, 27 settembre 2020

 

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