Gli scout della zona di Pescara hanno vissuto la loro giornata del pensiero a Penne in un clima di festa e condivisione. Durante quell’evento ogni scout e lupetto intervenuto ha lasciato il suo Penny (a Pescara un euro a testa), piccolo contributo che ognuno offre in quell’occasione per sostenere lo sviluppo dello scautismo nel mondo. La zona di Pescara a febbraio ha raccolto 765 euro.
Quest’anno il consiglio di zona di Pescara ha scelto di destinare il Penny 2019 per la missione diocesana in Albania, guidata da don Massimo di Lullo (già assistente del Pescara 3, oltre che di altri gruppi FSE in passato) coadiuvato da Goffredo, Tiziana e Maria Palma.
Il progetto missionario comincia nel 2009 e da subito prevede una compartecipazione particolare e una presenza sul territorio di un sacerdote e laici fidei donum. MariaPalma, Goffredo e Tiziana già dal 2012 hanno iniziato (con don Giovanni) progetti di missione ed attività educative a Mabe. Da allora si sono avvicendati vari parroci, fino ad oggi: don Massimo, divenuto parroco di Mabe nel 2018, vive questa esperienza anche da direttore dell’ufficio missionario diocesano. (per seguirlo potete visitare https://missionealbania.com/).
L’opera di don Massimo, pur se non connessa strettamente allo sviluppo dello scautismo (in questa fase), è comunque volta all’educazione dei giovani e delle giovani albanesi, alla promozione di attività che spesso sono ispirate al nostro metodo educativo.
La missione diocesana, inoltre, è aperta ad esperienze di strada e servizio in Albania, proponendo appoggio sia di contenuti che logistico per clan/fuochi o comunità capi che volessero avvicinarsi a questa proposta di integrazione e vicinanza tra popoli.
Il 21 maggio 2019, i responsabili di zona di Pescara hanno consegnato a don Massimo il penny di zona ed hanno raccolto da lui un invito che giriamo a tutti voi: la missione ci apre le porte, e ci aspetta per vivere esperienze uniche in una terra ospitale ma che ha tanto bisogno di aiuto.
Se volete, potete contattarci per maggiori informazioni.
Buona strada e “a presto”, cari don Massimo, Goffredo, MariaPalma e Tiziana.
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